Ricordo quando circa trenta anni fa parlavo ai clienti del ruolo del Consulente Finanziario e mi trovavo a doverlo spiegare.
Oggi mi succede lo stesso quando mi presento come Consulente Patrimoniale. L’espressione che mi trovo davanti tentenna tra curiosità e una certa perplessità.
Il Consulente Patrimoniale o patrimonialista è l’evoluzione del Consulente Finanziario, il quale non si occupa solamente del patrimonio mobiliare, ma utilizza un approccio olistico nei confronti di tutto il patrimonio della persona.
Il ruolo del Consulente Patrimoniale è riuscire a coinvolgere il dominus a trovare il tempo e la volontà per riflettere, così da garantire una continuità aziendale, con l’obiettivo di agire con consapevolezza e razionalità, senza farsi condizionare dalle emozioni, limitando i rischi e cogliendo le opportunità.
Talvolta volendo allontanare il pensiero del dopo o perché si è travolti dal day by day, non si trova il tempo per pianificare al meglio la trasmissione del proprio patrimonio per mettere in atto tutte le iniziative volte a tutelare e proteggere lo stesso, realizzato dopo tanti anni di lavoro e sacrificio.
Esistono patrimoni rilevanti, ma non complessi perché costituiti ad esempio solamente da liquidità, che seppur rilevante non presenta la complessità di un asset aziendale o di una holding immobiliare.
Il cliente per eccellenza che si dovrebbe avvalere dei servizi del Consulente Patrimoniale è l’imprenditore, colui che detiene un patrimonio complesso, costituito da esigenze personali e aziendali, vincolato dalle dinamiche aziendali, dal patrimonio immobiliare e da quello mobiliare.
Le Aziende familiari, storia e tessuto connettivo dell’imprenditoria italiana, con la loro continuità e sostenibilità, frutto della tradizione e dell’innovazione, possono rappresentare un modello chiamato a creare un valore economico e sociale. Azienda, Famiglia e Patrimonio sono protagonisti di interrelazioni talvolta complesse, ma imprescindibili, al fine di garantire la salvaguardia dei valori della famiglia e del patrimonio intangibile.
Inoltre per il consulente è fondamentale conoscere ogni dettaglio relativo al nucleo familiare dell’imprenditore, prima di potere fornire consigli strategici, appurando, ad esempio, se fra i discendenti vi sono competenze idonee e se sussiste lo stesso interesse del dominus per gli affari, al fine di adottare soluzioni che andranno monitorate costantemente per tutto il suo ciclo di vita.
L’importanza della pianificazione successoria.
Pianificare la successione attraverso un testamento consente:
- di ottimizzare il passaggio del patrimonio dal punto di vista fiscale
- di assicurare una eguaglianza tra gli eredi in fase ereditaria
- di scongiurare liti legali fra gli eredi
- di evitare che eredi non graditi possano beneficiare del patrimonio
- di favorire le persone care, meritevoli di tutela particolare
E’ importante porre in essere alcune azioni per proteggere il patrimonio da possibili attacchi di creditori, per non rischiare di pagare di persona danni patrimoniali derivanti dall’attività lavorativa.
La percezione del rischio in un imprenditore ed in un consulente patrimoniale è diversa, difatti un consulente riduce il rischio attraverso la diversificazione, al contrario l’imprenditore tende ad investire prevalentemente nei settori che padroneggia e con persone che ritiene di conoscere bene, con il risultato di avere molte volte un patrimonio concentrato.
Inoltre, quando la generazione successiva non ha le competenze o non è pronta a prendere il timone dell’Azienda, si viene a creare una situazione di transizione, nella quale sono necessari cambiamenti strategici o l’inserimento di competenze esterne.
In questo caso è importante sviluppare un piano di transizione che preveda una serie di step, quali ad esempio, la formazione degli eredi e l’identificazione del successore o in assenza di questo all’interno della famiglia l’assunzione di un manager, così da evitare potenziali conflitti fra gli eredi, ricercando le soluzioni migliori e sostenibili per garantire la vita dell’Azienda.
L’utilizzo di strumenti giuridici come il Patto di Famiglia, il Trust, il Fondo Patrimoniale, il vincolo di destinazione, il mandato fiduciario o i servizi di Private Insurance sono fra gli strumenti che permettono una pianificazione successoria che garantisca qualità della vita al dominus e alle persone che gli stanno più a cuore.
Ne consegue che il Consulente Patrimoniale diventa la persona di fiducia che aiuta il dominus, attraverso un lavoro sinergico con il Notaio, l’Avvocato ed il Commercialista, a realizzare un’armonica combinazione di benefici tangibili e intangibili, in grado di migliorare il benessere e la serenità individuale e familiare del cliente.
Quando la cultura aziendale integra i valori della famiglia, l’azienda vive più a lungo. Stilare un patto scritto nel quale si definiscono gli accordi discussi e accettati da tutti i familiari coinvolti nell’azienda, in relazione al passaggio generazionale e alla futura gestione, risulta essere fondamentale nel lungo periodo.
Ogni generazione è custode del patrimonio, motivo per cui ha la responsabilità di attivare tutte le iniziative utili alla protezione dello stesso, in modo da garantire le generazioni future. Tramandare la storia ed i valori familiari è importante per non disperdere l’identità. Infine quando l’accrescimento del valore del patrimonio contribuisce anche ad una crescita sociale, si pongono basi solide per il futuro.
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