Investire o speculare sono due approcci differenti per impiegare denaro nei mercati finanziari, nonostante entrambi abbiano come finalità la crescita del capitale.
Nel caso dei risparmiatori-speculatori gli investimenti presentano un rischio alto e tempi brevi, invece nel caso dei risparmiatori-investitori gli investimenti vengono mantenuti per periodi più lunghi ed il rischio è moderato.
Le emozioni giocano un ruolo importante negli investimenti, soprattutto nei risparmiatori che sono dominati dall’emotività, in quanto nei momenti topici dei mercati finanziari rischiano di essere sopraffatti dall’avidità o dalla paura.
Warren Buffett ama dire che la prima regola di investimento è “non perdere soldi”, la seconda regola è “mai dimenticare la prima regola “. Questo non vuol dire che i mercati finanziari non abbiano le loro fluttuazioni dei prezzi, molte volte non correlati al valore dei titoli sottostanti, ma ad esempio condizionati da eventi geopolitici. Quello che risulta essere importante è che nell’arco di più anni l’investimento effettuato produca un guadagno.
Il Ruolo del Consulente Patrimoniale
Nel suo libro “Nudge” (“la spinta gentile”) il Premio Nobel 2017 per l’Economia Richard H. Thaler ha voluto dimostrare che le decisioni e le scelte degli investitori non sono assolutamente razionali, ma emotive, in quanto basate sulle esperienze passate, sulle emozioni e sugli errori che quelle stesse esperienze hanno generato. Inoltre talvolta la paura di sbagliare porta a procrastinare l’investimento, con conseguenti perdite di opportunità.
Non è certamente un caso che Thaler e Daniel Kahneman, entrambi psicologi, siano stati premiati con il premio Nobel per l’economia.
Oggi il mondo è totalmente diverso da quello che esisteva fino a poco tempo fa, dove volatilità, incertezza, complessità e ambiguità dominano le scelte e le azioni conseguenti.
Il premio Nobel Thaler pone l’attenzione sull’esigenza di avere a fianco del risparmiatore-investitore una figura autorevole, credibile, competente e preparata, che sia in grado di guidare il risparmiatore nelle scelte di natura economica e finanziaria, grazie a quelle che lui definisce “spinte gentili”.
Questa figura è rappresentata dal Consulente Patrimoniale, il quale guida il risparmiatore-investitore, attraverso una pianificazione del proprio patrimonio a seconda dei propri bisogni e obiettivi, evitando decisioni “prese di pancia”, ma orientando sul valore degli investimenti già fatti, aldilà delle oscillazioni momentanee che possono avvenire per ragioni diverse.
Al contrario, difficilmente il Consulente Patrimoniale riuscirà a guidare il risparmiatore-speculatore che vorrà ricavare una crescita del patrimonio velocemente e con alti rischi, modalità più vicina al giocatore d’azzardo, ma probabilmente lo stesso non sentirà il bisogno di avere a fianco un Consulente.
Ricercare il valore negli investimenti, piuttosto che i “consigli del Mercato” frutto di informazioni che non sempre sono aderenti alle proprie esigenze personali, è fondamentale per cogliere le opportunità che il Mercato presenta, con l’obiettivo di proteggere il patrimonio costituito negli anni con tanti sacrifici, in modo da farlo crescere nel medio periodo.
Certamente la gestione emotiva degli imprevisti è una nuova competenza che oggi deve possedere il Consulente Patrimoniale, affinchè sia in grado di guidare il risparmiatore-investitore a superare la volatilità che presentano i mercati finanziari, “cavalcando le onde” per raggiungere i propri obiettivi.
Warren Buffet dice: “L’investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non fatelo.”
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