All’inizio di ogni anno è tempo di fare valutazioni sull’andamento dei risultati ottenuti nell’anno precedente, e contestualmente non manca la puntuale domanda che l’Investitore pone al Consulente Patrimoniale sulle previsioni per l’anno nuovo.
Ogni qual volta ricevo questa domanda comprendo che l’orizzonte temporale del cliente è il breve termine, malgrado da sempre abbiamo condiviso la pianificazione di medio lungo-termine.
Ritengo che fra previsioni a breve termine e pianificazione a medio-lungo termine, vi è la stessa differenza che vi è fra un cliente speculatore ed uno investitore. Lo speculatore scommette per un risultato a breve, l’investitore invece effettua le proprie scelte di investimento alla luce degli obiettivi di medio lungo-termine che intende raggiungere.
Spostare l’attenzione sulla pianificazione a medio-lungo termine aiuta a ridurre i momenti di tensione e talvolta di paura, i quali possono coinvolgere il risparmiatore quando avvengono eventi improvvisi ed imprevisti che comportano oscillazioni nei mercati.
L’attuale contesto economico mantiene una crescita del PIL a livello mondiale, e contestualmente la maggior parte dei Paesi sviluppati emette obbligazioni a tassi negativi. Tale situazione favorisce un aumento della componente equity a sfavore dei bond.
I tre moods che guideranno il 2020 saranno:
- le elezioni presidenziali americane di novembre
- le Banche Centrali
- l’inflazione
E’ facile pensare che Trump farà di tutto per tenere, almeno sino a novembre, l’economia ed i mercati ai massimi. Se in questi mesi i democratici dovessero acquisire possibilità di vincere, potrebbero cambiare gli scenari in virtù della diversa visione della politica economica.
Sino a quando le Banche Centrali manterranno una politica monetaria dovish, i mercati seguiranno il loro corso, talvolta condizionato nel breve da eventuali eventi geopolitici con rischi idiosincratici. Se durante l’anno dovesse cambiare l’impostazione delle Banche Centrali, allora andrebbero attenzionate le motivazioni (rallentamento economico o crescita sostenuta) e le possibili ripercussioni sui mercati.
Sino a quando l’inflazione manterrà i livelli attuali, le Banche Centrali difficilmente aumenteranno i tassi.
Durante l’anno potremmo assistere a delle rotazioni settoriali all’interno degli asset azionari, di conseguenza una scelta vincente potrebbe essere quella di avvalersi di gestori attivi, prediligendo la ricerca dell’alpha, piuttosto che il beta.
In una pianificazione a lungo termine, gli obiettivi del cliente rimangono centrali nelle scelte di investimento; oggi viviamo in una nuova era dove non esiste più un rendimento a breve, per questo è importante nelle scelte dei prossimi anni tenere in considerazioni questi tre driver:
- i settori strategici
- i Paesi che genereranno ricchezza
- le dinamiche demografiche
Aumentare la componente equity in un portafoglio significa comprare tempo e permettere di rendere sostenibili nel lungo termine gli obiettivi che ci si è posti senza restare ostaggio degli andamenti di breve periodo.
Nella pianificazione risulta strategico considerare anche gli investimenti nell’economia reale, attraverso i private equity e gli investimenti che rispettano i criteri ESG.
Mantenere una maggiore percentuale di cash a scapito dei bond, può essere utile per acquistare in momenti di particolare volatilità.
Sempre più il ruolo del Consulente Patrimoniale assume un ruolo strategico attraverso un approccio nel quale si prendono in considerazione le aspirazioni ed i progetti individuali, dando loro valore. In questo, il ruolo della finanza comportamentale assume una rilevanza notevole, poichè le competenze acquisite in questo ambito aiutano ad ascoltare e comprendere bene il desiderio del cliente, aiutandolo a prendere le decisioni giuste nel corso del tempo, invece di quelle dettate dall’irrazionalità e dall’emotività.
I padri latini chiuderebbero dicendo “intelligenti pauca”.
Buon anno!
Hai trovato interessante questo articolo? Vuoi approfondire l’argomento in consulenza con me?
Contattami, prendiamo un appuntamento.