Quella che stiamo vivendo è certamente una situazione straordinaria e unica, mai vissuta da nessuno di noi.
Che senso ha il sovranismo in un Mondo globalizzato?
In un mondo globalizzato, la velocità del virus ha fatto comprendere, se ce ne fosse ancora bisogno, i limiti del sovranismo; difatti in un mondo globale nel quale le frontiere sono aperte, vi è la libera circolazione delle persone, e di conseguenza abbiamo visto come si velocizzano i fenomeni all’interno dell’intera Comunità.
All’inizio il virus, avendo colpito solamente un’area della Cina, lo abbiamo avvertito come un fenomeno lontano, motivo per cui non abbiamo avuto paura, ma quando dopo pochissimo, il virus si è diffuso in Italia, in Germania, in Francia, in tutta Europa, negli USA ed infine in tutto il Mondo, abbiamo imparato una cosa del tutto nuova, cioè che il mondo è globale aldilà dei sovranismi, in quanto siamo tutti membri di una umanità planetaria.
La vulnerabilità di un Mondo ricco ed ipertecnologico.
Il Mondo sino al 2019 sembrava a tutti forte, sviluppato e tecnologico, ma è bastato “un semplice” diabolico virus, chiamato covid-19, per mostrare tutta la sua fragilità.
E’ una guerra strana, meno sanguinosa, ma più sottile perché il nemico è subdolo e invisibile, inoltre questo virus è riuscito ad azzerare ogni differenza sociale.
L’importanza di agire insieme, mettendo a fattor comune le conoscenze e le tecniche, ci permetterà di sconfiggere il nemico comune, tutto questo accadrà se non vi saranno divisioni o localismi.
La storia insegna a chi vuole imparare.
In questi giorni lavorando da casa ho avuto modo di riflettere sui tanti aspetti che questa situazione sta facendo emergere.
L’Italia ha prima degli altri Paesi europei previsto una serie di misure restrittive, che giorno dopo giorno sono state sempre più stringenti.
La politica sanitaria di questi ultimi anni, fatta da continui tagli al sistema sanitario, ha fatto emergere tutti gli errori che sono stati commessi da chi ci ha governato in questi anni.
Un aspetto che mi ha particolarmente colpito, è stato l’impossibilità di reperire velocemente le mascherine di protezione.
L’esternalizzazione della catena di approvvigionamento per alcune attrezzature, ha fatto rendere conto a tutti i limiti di questa scelta miope, che probabilmente è stata motivata solamente da ragioni antieconomiche, delegando a Paesi quali la Cina, l’India ed altri dell’area asiatica la produzione a basso costo.
Ogni guerra ha i suoi eroi, i nostri sono i medici e gli infermieri che con coraggio, abnegazione e consapevoli dei rischi che corrono, sotto organico nei periodi standard e senza i mezzi primari necessari, stanno cercando sul campo di salvare tutte le persone possibili anche a costo della propria vita e correndo il rischio di contagiare i propri parenti.
Auspico che quando tutto questo finirà, ci ricorderemo chi sono stati i nostri eroi, medici, infermieri e operatori sanitari, che hanno combattuto in prima linea questa guerra contro un nemico invisibile.
Tutto ciò ci deve ispirare a mettere in discussione quanto fatto nella Sanità con il taglio delle risorse economiche, e cambiando strategia per un welfare adeguato ad un Paese sviluppato.
E se in un attimo un virus sconvolge la tua vita, che fai?
L’essere condannati a stare a casa, in seguito al Decreto del Consiglio dei Ministri per limitare le possibilità di contagio, ha permesso di fare nuove esperienze.
Innanzitutto l’essere costretto a stare in Famiglia 24 ore su 24, per una persona abituata come me a fare una vita frenetica, che ogni giorno mi porta a stare 12 ore al giorno fuori casa o a stare fuori per più giorni la settimana per motivi di lavoro, mi ha permesso di conoscere di più la mia famiglia.
Un’altra scoperta è stata quella di lavorare da casa attraverso tutti gli strumenti che la tecnologia oggi ci mette a disposizione.
Se qualcuno mi avesse proposto di vivere a casa, all’interno di piccoli spazi, per settimane senza uscire, tranne per pochi minuti durante la giornata, avrei risposto non è fatto per me, invece oggi lo sto facendo; da questo ho capito che il cambiamento può essere una minaccia o un’opportunità, dipende da noi vivere adeguandoci agli eventi.
Una bella e commovente realtà è stata il Flash mob realizzato attraverso momenti di allegria (incontrandosi nei balconi cantando e suonando), infrangendo l’isolamento fisico con un isolamento emozionale che ha esaltato il senso di appartenenza ad un Paese che ha un’antica civiltà ed una storia illustre che fa dell’Italia la depositaria del 70% del patrimonio culturale ed artistico mondiale, e ci fa essere orgogliosi di essere italiani.
Quando tutto sarà finito avremo imparato qualcosa?
Entro i prossimi mesi quando si tornerà alla normalità, perchè uniti ce la faremo, ci resterà il brutto ricordo dell’esperienza vissuta e dovremo riflettere bene per scrivere pagine della storia futura.
Etty Hillesum nel suo Diario ha scritto:
Bisogna accettare le proprie pause.
Questa esperienza amplifica quello a cui nei prossimi anni dovremmo porre attenzione, in particolar modo alla salvaguardia del pianeta e alla tutela della persona.
La sfida da cogliere è quella di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni, alla pacata degustazione di ogni momento della vita, per cogliere ed apprezzare l’essenziale, che presi dalla vita frenetica di ogni giorno non riusciamo sempre a cogliere, e apprezzare come dovremmo.
Una crisi nata da uno shock esogeno può polverizzare il patrimonio creato?
Sino a gennaio nel Mondo, soprattutto negli USA, l’occupazione era ai massimi livelli e la domanda era sostenuta.
La recessione inevitabile è stata quindi causata, al contrario di altre crisi, da uno shock esogeno, infatti le Banche Centrali stanno facendo interventi mai visti prima, inondando il mercato di liquidità e garantendo il sistema.
I Paesi, auspico in sinergia, metteranno in campo iniziative di riforme fiscali per fare ripartire l’economia, i prezzi attuali scontano già una recessione nel Mondo in una situazione che si ristabilisca nell’arco di pochi mesi, se invece si dovesse protrarre sino al secondo semestre è possibile che i prezzi scendano ulteriormente, ma tutti gli interventi delle Banche Centrali e degli Stati fanno pensare che quando riprenderà l’economia, perché riprenderà, la ripresa sarà a V, e quindi forte e violenta come è stata la discesa.
I tassi obbligazionari a zero, favoriranno i flussi degli investimenti dirottati verso l’azionario, soprattutto quando il VIX, misuratore della volatilità dei mercati, ritornerà ai livelli normali.
In Cina già si è nella fase calante dell’epidemia, a tal punto che alcune grandi Aziende come Starbucks hanno riaperto i propri locali.
Desidero concludere questo mio articolo con tre domande:
- Quando si tornerà alla normalità, perché torneremo alla normalità, ci ricorderemo di quello che abbiamo vissuto?
- Saremo capaci di creare un sistema fondato sulla produzione e sulla ricchezza, e non solo sul profitto?
- Comprenderemo che Sanità, Istruzione e Sviluppo Tecnologico sono i tre driver di un Paese progredito che mette al centro l’Uomo?
Da ogni crisi si creano anche opportunità, sta a noi trasformarle in fatti concreti per il benessere della Comunità.
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